Un po' di pazienza
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Story

Editoriale 03/21

Una delle caratteristiche che abbiamo scelto di dare a Bistrôt è di avere un approccio “glocal”. Sulle nostre pagine si incontrano storie di persone che vivono dall’altra parte del mondo, ma anche quelle di chi respira la stessa aria della nostra sede di Grono. È il motivo per cui, in questo numero, dedichiamo l’editoriale a una piccola realtà in evoluzione. Siamo nel Grigioni italiano, in Val Mesolcina, a pochi chilometri dal confine con il Canton Ticino, a un quarto d’ora da Bellinzona. Vi abitano circa di 1’500 anime e, negli ultimi anni, il numero di residenti ha sempre visto un saldo positivo.

Il motivo non è stato un boom delle nascite ma la capacità di Grono di attrarre nuovi abitanti. E anche imprese, come testimonia il complesso del Quartiere Birreria.

Perché le comunità crescono se esiste una visione comune. Se la parte pubblica e quella privata svolgono ognuna il proprio ruolo, con la prima che indirizza e controlla e la seconda che investe e realizza.

 

Nelle pagine precedenti abbiamo proposto uno scatto dei rappresentanti del Municipio di Grono. Al centro c’è Samuele Censi. Da quasi dieci anni, guida il Comune. Insegnante di professione, oltre a essere sindaco, è anche membro del Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni. È lui a spiegarci i punti di forza del paese, in grado di attrarre residenti e imprese. “Alle famiglie offriamo servizi di formazione, dal nido privato sino alla fine delle elementari, mentre le medie sono a Roveredo, a un paio di chilometri, e a Mesocco. Anche l’offerta di svago, cultura e sport è ricca: gruppo giochi, campi per la pratica sportiva, percorsi nel verde, una biblioteca comunale che è anche centro di eventi culturali”.

 

Un aiuto è arrivato anche da un miglioramento dei collegamenti con le infrastrutture. “Con il nuovo semisvincolo dell’A13 - spiega Censi - è stato offerto un vantaggio a chi vive a Grono per raggiungere in tempi rapidi la città, ma anche per le principali attività economiche, tanto che abbiamo due aree artigianali-industriali oltre a diversi uffici. Ogni giorno sono più i lavoratori che  arrivano a Grono, di quanti si rechino fuori paese”.

 

Poi ci sono i vantaggi fiscali offerti dalla minor tassazione imposta nei Grigioni. E c’è la volontà di continuare a investire.

 

“Prossimamente sarà inaugurata la pista ciclabile da Arbedo-Castione, che segue il tracciato della vecchia ferrovia retica in direzione di Grono. È un esempio di come oggi occorra saper collaborare tra Comuni per riuscire a progettare opere di ampio respiro”. Anche la Ca’ Rossa, uno storico edificio del centro, è stata recuperata e da luglio è pronta ad ospitare nuovi uffici cantonali e regionali.

 

“In futuro gli edifici, in base alle nuove direttive pianificatorie federali, potranno sorgere solo a determinate condizioni all’interno dei centri abitati esistenti. Per questo occorrerà puntare anche sul recupero e la riqualificazione. Metteremo mano alla casa comunale di Verdabbio e alla vecchia stazione ferroviaria”.

 

Qualche preoccupazione per il futuro ce l’ha anche il sindaco di Grono. “Stiamo diventando una società sempre più individualista e noto che c’è sempre più difficoltà nel passaggio di testimone all’interno delle associazioni. Stanno venendo meno i luoghi e le occasioni di confronto”. Una perdita di senso di appartenenza e di identità, figlia dei tempi, che è comune a molte realtà.

Censi è un appassionato ciclista e ci regala un consiglio per chi si trovasse a pedalare dalle parti di Grono, un suo luogo del cuore: “Percorrere la zona golenale lungo il fiume Moesa verso Leggia è molto piacevole. Soprattutto con la bella stagione”. Il sindaco spende parole d’elogio anche per il lago  in Val Cama: “Merita veramente un’escursione”. Il laghetto alpino sorge nell’omonima valle, il cui territorio è diviso tra Cama e Grono (sino al 2017 era nel Comune di Verdabbio, poi ci fu la fusione con Grono e Leggia). “Abbiamo notato un aumento degli arrivi turistici anche da fuori regione. L’offerta di percorsi escursionistici, di mountain bike e di canoa è ampia nelle nostre valli, e sempre più persone scelgono questo tipo di scoperta naturalistica del territorio”.

 

Forse il piccolo grande segreto di Grono è proprio quello di essere un luogo dove ci si può sentire liberi godendo di un’ottima qualità della vita.  Comunque, in questa edizione di Bistrôt, non parliamo solo di Grono. Restiamo “glocal”. Ci sono storie dall’Australia, dall’Europa, dal Lemano, dal Ticino. Perché ognuna aggiunge un altro tassello alla visione d’insieme di Galli Group, al nostro mondo fatto di Creare, Abitare, Vivere. Buona lettura!