
Editoriale 01.24
Editoriale
Dove si trova il cuore.
Così definisce la casa un antico latino: “La casa è dove si trova il cuore.” Perciò, in questo numero di Bistrôt, ci siamo lasciati condurre da ciò che è casa e da ciò che dà impulso al cuore.
Per questo abbiamo scelto di mostrarvi il cuore che c’è dietro a un progetto, a una passione,
a un nuova iniziativa.
Perché ci sono tanti cuori.
C’è il “cuore sacro” di Ginevra, che rinasce dopo un incendio e diventa “maison” della comunità.
C’è il cuore di Gagan dall’India, che batte per Daniela e fa diventare casa il Ticino.
C’è il cuore delle giovani coppie, che con il “rent to buy” possono dare una risposta concreta ai loro sogni di vita assieme.
C’è il cuore di Nilda, che è riuscito a donarle la passione per emergere nel mondo dell’ingegneria latinoamericana.
C’è il cuore di Lea, che continua a battere anche quando si immerge in acque gelide attorniata dal ghiaccio invernale.
C’è il cuore di Mercedes, che regala uno “zoo” d’artista ai muri delle case del suo villaggio alpino.
C’è il cuore di Andrea, che crede in un mondo delle costruzioni capace di costruire case con un’anima sociale.
Sono queste le storie che raccontiamo nelle prossime pagine, come sempre accompagnate da una playlist su Spotify, e con la voglia di raccontarvi un mondo di persone, professionisti e menti brillanti, che però, dalle Alpi svizzere alle metropoli brasiliane, sono guidate dalla passione, dal cuore, perché senza sentimenti e ideali, senza questa bussola che ci guida tra emozioni e delusioni, tra desideri e frustrazioni, ogni nostro progetto sarebbe solo un “task” da spuntare.
L’autunno è il periodo della vendemmia, in cui si riempiono i tini, quando inizia l’attesa della fermentazione, e si può scegliere: brindare con un vino novello oppure scendere in cantina e tornare indietro nel tempo, viaggiando tra le annate passate e i ricordi?
Con Bistrôt vogliamo evitarvi di scegliere e continuare a darvi l’effervescenza di un Beaujolais nouveau senza rinunciare alla pienezza meditativa di un Barolo. Offrire spunti di riflessione ma in modo divulgativo, unendo il racconto della tecnica a quello delle emozioni.
Come se fossimo al tavolo del nostro “Bistrôt”, quello di Grono!
Buona lettura!