
America Latina, ingegneria al femminile
L’industria delle costruzioni è storicamente un settore a prevalenza maschile, soprattutto nei Paesi di cultura latina. Eppure, la preparazione e la passione possono portare una giovane laureata in ingegneria di Panama a diventare in pochi anni leader di importanti società di ingegneria in Brasile. È questa la storia che Nilda Edith Pallares Quijano ci racconta da San Paolo, accompagnandoci in un tour del settore in America Latina (LATAM).
Come si è avvicinata al mondo dell’ingegneria?
“Sono cresciuta a Colón City, nella Repubblica di Panama, dove sono nata. Sono la più giovane di diversi fratelli, con una madre single, che è stata la mia più grande ispirazione. Fin dalla fine del liceo ho sentito il desiderio di entrare nel mondo delle costruzioni, inizialmente con l’intenzione di diventare architetto. Tuttavia, ho capito che la mia vera passione era la matematica e ho deciso di dedicarmi all’ingegneria civile. Questo mi ha portato a laurearmi all’Universidad Tecnológica de Panamá nel 2008.”
Come è stata la sua prima esperienza nel settore?
“Nel 2007 ho avuto l’opportunità di partecipare a un programma per studenti offerto da una grande impresa di costruzioni brasiliana. È stato un processo di selezione molto competitivo, ma sono stata scelta per far parte di questo programma e da allora ho lavorato a progetti importanti. Questo ha segnato l’inizio del mio percorso professionale in un settore dominato dagli uomini, soprattutto in America Latina.”
Attualmente vive e lavora in Brasile. Qual è il suo ruolo attuale?
“Sì, attualmente vivo a San Paolo, in Brasile, dove ricopro il ruolo di responsabile delle vendite internazionali per una società di ingegneria brasiliana. Mi occupo della gestione del reparto commerciale dell’unità internazionale, dalla preparazione di proposte tecniche e commerciali alla definizione di strategie operative per l’internazionalizzazione dell’azienda. Inoltre, sono responsabile dello sviluppo di nuove attività e dell’apertura di nuovi mercati, nonché della ricerca e della negoziazione con partner e clienti pubblici e privati.”
Può condividere con noi alcuni dei progetti più importanti a cui ha lavorato?
“Certamente. Ho avuto il privilegio di lavorare a progetti importanti, come il progetto di rinnovamento urbano di Colón da 569 milioni di dollari, la linea 1 della metropolitana di Panama da 2 miliardi di dollari e il progetto idroelettrico di Dos Mares da 380 milioni di dollari. Ogni progetto ha rappresentato una sfida unica, ma mi ha anche permesso di crescere come professionista e come leader del settore.”
Quali sono le principali sfide che deve affrontare il settore delle infrastrutture in America Latina, in particolare una donna ingegnere?
“Le sfide sono molte. Innanzitutto, c’è il modello di business in LATAM, che può variare molto da Paese a Paese. La cultura locale gioca un ruolo fondamentale, così come la situazione politica e socioeconomica, che spesso rappresenta un ostacolo significativo. Inoltre, la legislazione nazionale può complicare ulteriormente l’attuazione dei progetti. Essere una donna in questo campo aggiunge un ulteriore livello di complessità. Tuttavia, queste sfide mi hanno reso più determinata e resistente.”
Come descriverebbe la situazione attuale del Brasile nel contesto dell’ingegneria e delle infrastrutture?
“Il Brasile è un Paese estremamente complesso e affascinante. Con una grande economia e un mercato molto diversificato, offre molte opportunità in settori come l’oil & gas, i trasporti e i servizi igienici. Tuttavia, l’instabilità della situazione politica rappresenta un rischio commerciale significativo. Nonostante ciò, apprezzo il fatto che il Brasile riesca a generare il proprio business, spesso sviluppando nuove tecnologie e modelli di business unici per affrontare i mega progetti. È un Paese che, pur avendo le sue sfide, offre anche grandi opportunità per innovare e crescere.”
Cosa le piace di più del Brasile, sia dal punto di vista personale che professionale?
“Dal punto di vista professionale, ammiro il Brasile per la sua capacità di creare un proprio modello di business nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria. La diversificazione del mercato e la portata dei progetti sono impressionanti. A livello personale, apprezzo la cultura brasiliana, la sua resilienza e la sua capacità di adattamento e innovazione, qualità che risuonano profondamente con i miei valori e la mia esperienza.”
Nilda Edith Pallares Quijano
Anno di nascita: 1985
Professione: Ingegnere civile
Da sempre appassionata al mondo delle costruzioni, dopo la laurea all’Universidad Tecnológica de Panamá nel 2008, si è affermata nel mondo dell’ingegneria in LATAM, da Panama al Brasile, lavorando a progetti di costruzione di infrastrutture, edifici ed energie rinnovabili in aziende multinazionali, fino a ricoprire il ruolo di responsabile di unità internazionali. È una donna di fede, madre di due gemelli (André e Thiago) e moglie di un ingegnere meccanico (André Luis).

Essere una donna in questo campo aggiunge un ulteriore livello di complessità.