Un po' di pazienza
00
Schermata 2021 06 10 Alle 09.14.30
Story

Corni delle Alpi, l’armonia del legno

Quando la colonnina di mercurio s’abbassa e gli alberi rallentano il loro sviluppo per affrontare l’inverno, nei boschi dei Grigioni lo potete incontrare, in compagnia di un forestale. Osserva gli abeti rossi, li scruta, li sente “cantare” e, infine, quando la luna è calante, taglia i più adatti, quelli di risonanza. Nelle sue mani diventeranno corni delle Alpi.

Bruno Cattaneo, nove anni fa, è stato il primo nella Svizzera italiana a iniziare a produrre degli alphorn. Con la ditta Cattaneo&Kunz di Grono, durante l’anno si occupa di lavorazioni edili, opere di falegnameria, poi d’inverno, quando l’attività di cantiere diminuisce, eccolo scavare le tavole d’abete, sagomarle, trattarle. Una produzione limitata, al massino una dozzina di pezzi l’anno, che è nata dalla passione e da un’esperienza maturata sul campo.

Quando ne parla i suoi occhi brillano, tra la barba si apre un sorriso, e coglie l’occasione per scegliere il bocchino più adatto e intonare una scala armonica con il suo ultimo alphorn. Poi ci racconta come nascono questi singolari strumenti musicali.

Cattaneo, quando è iniziata la passione per i corni delle Alpi?

“Mi hanno sempre affascinato, poi una decina di anni fa è stato mio cognato a convincermi a provarne uno. Assieme a un amico, che lo suona da quando era bambino, siamo andati in Svizzera interna e ci siamo comprati uno strumento ciascuno. Io, eccetto che nella Guggen, non avevo mai suonato prima. Con un po’ di orecchio ho imparato, e ora abbiamo formato un quartetto nel quale suona anche mio figlio”.

 

Com’è passato dall’essere suonatore a produttore di strumenti?

“Nove anni fa ho cercato il legno adatto, provato e riprovato per trovare la giusta misura. Insomma, sono stato un’autodidatta perché di scuole non ce ne sono. Però alla fine, realizzarli è stata per me una grande soddisfazione”.

 

Un tempo i corni erano formati da pezzi unici, ora?

“Sì, una volta si cercava la pianta con la giunta curvatura e dimensione, la si tagliava e si scavava il tronco. Ne ho uno di circa 200 anni in esposizione che è stato realizzato con questa tecnica.

Ora invece realizziamo dei corni in più parti con degli innesti di alluminio. In questo modo possono essere smontati e trasportati con la loro custodia. Inoltre è possibile variarne la lunghezza cambiando un’estremità. Il 90% delle esibizioni si fanno con la tonalità in Sol bemolle, che corrisponde a un corno di circa 3 metri e 40 centimetri. Cambiando la lunghezza si ottengono corni in La bemolle, Sol, Fa e Mi. I corni più lunghi possono superare i 4 metri”.

 

Chi sono i suoi clienti?

“Qualche anno fa in Ticino c’era stata una sorta di moda, il Cantone ha promosso dei corsi, e diverse persone volevano cimentarsi. Ora, invece, avendo anche affinato la mia tecnica, devo dire che a prenotarmi gli strumenti sono soprattutto musicisti d’esperienza residenti oltre Gottardo. Per me è una bella soddisfazione, perché vuol dire che mi ritengono all’altezza di altri storici artigiani della Svizzera tedesca. Dai più celebri occorre attendere anche due anni e mezzo, mentre altri hanno “industrializzato” la produzione.  In tutto nella Confederazione penso che saremo una ventina a costruire alphorn”.

 

Qual è la sua produzione annua?

“Li realizzo solitamente su prenotazione e solo nel periodo invernale, perciò non sono mai più di 10 o 12 l’anno”.

 

Come nasce un alphorn?

“Verso novembre, quando le piante sono meno ricche di linfa, con la giusta luna, assieme a un forestale, vado a cercare gli abeti rossi più adatti. Alcuni abeti rossi hanno la caratteristica di essere legno di risonanza, ottimo per gli strumenti musicali. Poi esistono anche corni fatti con noce, castagno, persino in olivo, ma non hanno un suono pieno come quelli d’abete”.

Il legno va fatto stagionare?

“Sì, io uso tavole da 12 centimetri. Le scavo all'interno, poi le unisco tra loro e tornisco l'esterno. Per tavole con una simili dimensione servono almeno 4 anni di stagionatura, io attendo 5 anni prima di usarle ”.

 

I corni sono tutti uguali?

“Solitamente rifinisco l'esterno con il rattan di colore naturale, ma in un caso mi è stata richiesta una finitura zebrata e l'ho realizzata”.

 

Il tempo per realizzare un corno?

“Circa una settimana di lavoro”.

 

Quando suona il corno, cosa ama eseguire?

“Il corno è uno strumento particolare. Tutto dev'essere fatto modulando il suono con la pressione delle labbra. È un po' come suonare la tromba, ma senza avere a disposizione dei tasti. Peraltro sviluppa solo gli armonici, quindi parliamo di una quindicina di note. Per questo alcune partiture devono essere adattate per poter essere suonate con il corno delle Alpi. Per esempio l'inno svizzero è quasi impossibile da suonare con i corni. Personalmente preferisco le esibizioni legato alla musica scritta appositamente per i corni, quando senti certi arrangiamenti capisci che manca qualcosa. Diverso è il discorso se parliamo di concerti con orchestra e non solo per corni”.

I migliori interpreti del corno delle Alpi?

“Senz'altro Lisa Stoll è oggi un punto di riferimento. Nonostante la giovane età ha già registrato diversi dischi e suonato in importanti città internazionali. Il suo repertorio comprende sia rani tradizionali per corno alpino ma anche opere da concerto, adattamenti di brani di musica moderna e composizioni proprie ”.

 

Quali sono le occasioni per esibirsi?

“Durante l'anno si organizzavano molti raduni in varie località della Svizzera. Il Covid-19 nei mesi scorsi ha un po' sfoltito il calendario, ma ora speriamo di ripartire con la normale programmazione. Sono sempre incontri molto piacevoli per il clima che si vive. È bello ritrovarsi tra appassionati dello stesso strumento, confrontarsi, ascoltare e suonare! ”

 

Bruno Cattaneo
Anno di nascita: 1983
Professione: lavorazioni edili e costruzione di corni delle Alpi

Inizia a suonare il corno delle Alpi nel 2011 e l'anno successivo da autodidatta ne inizia la fabbricazione artigianale. Oltre all'attività di produione di strumenti musicali lavora nella Cattaneo & Kunz, una ditta di Grono che si occupa di ristrutturazioni di case, cascine e di rustici, piccole opere da falegname e carpentiere e piastrellista.

Colonna sonora