Un po' di pazienza
00
Istock 1421366058
Story

Editoriale 02/23

Senza trasformazione interiore degli individui, la trasformazione del mondo fallirà”. La frase di Nicolas Hulot ci ricorda non solo la responsabilità personale nelle nostre scelte quotidiane (e quanto esse possono incidere a livello globale sommate a quelle di altri miliardi di esseri umani), ma anche che le due devono procedere assieme.

Possono avvenire in modo repentino o possono essere evoluzioni olistiche, in ogni caso dobbiamo farcene carico personalmente.

Per questo, sull’edizione di Bistrôt che state leggendo, trovate il racconto di storie di trasformazione.

Dalla trasformazione della pianificazione del territorio, ora che il paradigma di costruzione è cambiato e le aree edificabili in Svizzera si sono ridotte, ci parla Planidea. Qimisola rappresenta invece la trasformazione di una vecchia tenuta abbandonata
in una cantina dai vini consacrati da Winespector. Dal vino alla tavola, ed ecco che nel Moesano si trasforma il concetto di menu, dando valore alla sorpresa della stagionalità.
Vite e territori che si trasformano con la storia di un ingegnere minerario che, viaggiando dall’Europa al Sudamerica, ha trovato l’amore ma sta anche lavorando a trasformare uno dei fiumi più inquinati al mondo.
Un altro ingegnere trasforma invece ogni anno una distesa di ghiaccio sopra un lago in un luogo di sport
e di festa per migliaia di persone.
Un terzo ingegnere ha invece trasformato una sua passione tenuta celata per anni, quella per l’uso dei colori sulla tela, nel modo in cui comunicare con il mondo, dopo
aver incontrato una brutta piega del destino. Infine, una giovanissima tiktoker ha saputo passare dal mondo dei “balletti” da pochi secondi alla conduzione radiofonica e televisiva.

 

Trasformazioni personali e mutazioni del mondo circostante vanno a braccetto nelle prossime 23 pagine. Preparatevi a questo viaggio che vi condurrà dal Canton Ticino all’Argentina, da St. Moritz alla
Groenlandia, dalle Langhe alla Mesolcina.

Buona lettura da Galli Group!

E ricordatevi che per trasformare
il mondo occorre saperlo Abitare.
Creare. Vivere.